Descrizione
Pitigliano si staglia già lungo la strada per arrivarvi come una città quasi scolpita nel tufo, con le case a picco sui costoni circondati da tre fossi – Meleta, Prochio e Lente – e con una massiccia e imponente fortezza che copre l’unico lato esposto. Città abitata già dagli etruschi e dai romani, divenne un importante centro nel XV secolo.
Per entrare nel paese si passa sotto l’arco conosciuto come “La Porta”, che conduce lungo via Cavour, costeggiata dagli archi dell’acquedotto che Gian Francesco Orsini fece realizzare nel 1543. Alla fine di via Cavour si entra in piazza della Repubblica, dove due fontane raccoglievano le acque così portate in città. Sulla piazza domina il palazzo Orsini, dimora della famiglia che più a lungo ebbe il potere a Pitigliano, prima dell’annessione al Granducato di Toscana.
Il quartiere più antico di Pitigliano è il Ghetto ebraico, oggi un museo a cielo aperto. Qui si rifugiarono gli ebrei dopo le bolle papali del 1555 e del 1569 e dopo le restrizioni imposte dai Granduchi di Toscana nel 1570.
La comunità ebraica a Pitigliano era tale che nel 1598 la cittadina ebbe la sua Sinagoga, crollata negli anni ’60 del novecento e ricostruita grazie al Comune di Pitigliano nel 1995. La convivenza tra cristiani ed ebrei era armoniosa al punto che Pitigliano era conosciuta come la “piccola Gerusalemme”.